CORNICI PER NUOVE ESPERIENZE COMUNITARIE
Presepe Comunitario
2020-2021
Pensarsi, costruire e coltivare comunità: quale significato?
Partire da quello che c’è per immaginare nuovi modi per esserci comunque e ancora di più.
Sono fili rossi che costruiscono un laboratorio che sfocia in un presepe della comunità e per la comunità. Un presepe nato da un invito dei giovani della Pro Loco e arrivato alla porta di ciascuno: un invito per un contributo libero, trasversale, pensato come modo per sentirsi vicini.
UN’ESPERIENZA DAI MOLTEPLICI RISVOLTI
Centro Estivo 2020
Durante la settimana del 10/14 agosto 2020, Monno ha offerto ai suoi giovani concittadini, 20 bambini, fra i 6 e gli 11 anni, un centro estivo progettato per essere un’esperienza dai molteplici risvolti, ludico ed educativo, culturale e artistico, ricco di attività all’aria aperta, connesso profondamente con il paese e le sue ricchezze e con il lavoro già impostato sulla comunità attraverso Ca’mon.
Ibridare delle competenze tipiche del territorio con una visione “esterna” a questo, che ne riflettesse peculiarità e possibilità…
ESPRIMERE IL RAPPORTO CON IL PAESE
Una parola su Monno 2019
Il progetto “Una parola su Monno” vede la luce a cavallo tra il 2018 ed il 2019 nell’ambito della rassegna aperto_art on the border. L’idea è stata quella di ibridare delle competenze tipiche del territorio con una visione “esterna” a questo, che ne riflettesse peculiarità e le possibilità. L’artista Stefano Boccalini ha così deciso di mettersi in campo e di proporre a tutti gli abitanti del paese una collaborazione eccezionale.
UNA TRADIZIONE NASCOSTA
Aspettando Ca’Mon 2018
L’idea di aspettando CaMon nasce nella primavera/estate del 2018. In attesa della conferma del finanziamento del progetto e dell’ufficialità del via ai lavori non stavamo più nella pelle. Volevamo sperimentare noi stessi, le competenze acquisite dai cardists nei laboratori interni alla Cooperativa ed il rapporto con Monno. L’idea è stata dunque quella di proporre, nel periodo estivo, un laboratorio stabile per bambini e curiosi che inizialmente si sono esercitati nella tessitura utilizzando materiali di riciclo, poi, dopo aver appreso i rudimenti dell’arte, ha invaso il centro storico del paese.