MAPPA COMUNITARIA
La mappa di comunità dei ragazzi
Questo progetto ha preso forma prima dell’inaugurazione di Ca’Mon e ha coinvolto i giovani di Monno.
Pensare con i ragazzi, guardare avanti con loro e un po’ per loro, accompagnarli in un percorso di progettazione e immaginazione per Ca’ Mon, per un futuro centro di comunità, è una traiettoria a salti, ci si lancia in avanti, si perde la pista iniziale e se ne trova un’altra, si cambiano gli strumenti di lavoro in corso d’opera, prima discussioni aperte, poi mappe concettuali, poi diagrammi di flusso. Fino a trovare una lingua comune e una modalità condivisa di lavoro.
Insieme abbiamo provato a capire: chi sono io? Perché mi attivo per la mia comunità? Cosa mi smuove? Come si lavora in gruppo? Cosa riconosco nelle persone più anziane di me? Se dovessi raccontare Monno ad un ospite come lo racconterei? Cosa è un centro di comunità? Come me lo immagino? Come mi immagino di partecipare?
La mappa dei ragazzi si è trasformata in un manifesto e un’azione comunitaria.
Un manifesto aperto, collettivo, ampliabile dalla comunità, di buon auspicio per Camon che racconta il centro che vorrebbero, sotto quale stella e con quale attitudine sarebbe venuto al mondo.
L’azione comunitaria ha portato le persone più anziane di Monno a raccontare ai ragazzi il loro ricordo del ex-asilo, dello spazio che sarebbe diventato Ca’Mon, delle stanze, delle persone che hanno incontrato lì, dell’aria che si respirava e queste voci durante l’inaugurazione di Ca’Mon hanno ripopolato gli spazi dell’ex-asilo in un’installazione sonora.
La mappa dei ragazzi è stata realizzata da STEFANO, ROMINA, FRANCESCA, VANESSA, SOFIA, RAFFAELE, ALESSANDRO con il supporto di Laura Cappellini ed Elena Turetti della Cooperativa Il Cardo di Edolo.