PRESENTAZIONE
Centro Ca’ Mon
È un luogo di scambio tra saperi intellettuali e saperi manuali, ma anche un luogo di formazione, dotato di spazi adibiti a laboratorio dove lavorano e si incontrano artigiani, artisti e più in generale autori e ricercatori, insieme a quei giovani della valle che hanno voglia di confrontarsi coi saperi materiali e immateriali del territorio, ma che hanno anche voglia di confrontarsi col contesto artistico e culturale contemporaneo.
Quest’ultimo aspetto è rappresentato dalle testimonianze portate dai vari autori che sono invitati in residenza e che sono chiamati a confrontarsi con il territorio, con i suoi saperi, e con le genti che lo abitano.
La Direzione Artistica è stata affidata all’artista Stefano Boccalini.
Ma non è solo questo, il centro è anche un luogo dove la comunità si riconosce e dove è possibile riportare alla luce tutti i temi legati al passato, utili alla costruzione del futuro e momentaneamente messi in disparte, che qui trovano le condizioni per rigenerarsi e assumere nuove forme: un laboratorio permanente di sperimentazione e di ricerca che, a partire da una condizione locale, vuole contrapporre la cultura della diversità e della biodiversità all’omologazione cui tende la società contemporanea.
È un luogo dove trasmettere saperi secondo una logica di condivisione, per cui le tradizioni non assumono un senso nostalgico, ma diventano la porta di accesso al futuro, un “luogo” dove immaginare nuovi scenari.
Ca’Mon, ha sede nel vecchio asilo, appositamente ristrutturato, di Monno, un piccolo paese di circa cinquecento abitanti dell’alta Valcamonica, una valle delle alpi centrali situata in quella parte della Lombardia che confina con il Trentino.
Il centro è aperto grazie alla volontà della Comunità Montana di Valle Camonica, del Comune di Monno e della cooperativa sociale Il Cardo di Edolo, che sono gli enti che lo gestiscono, e grazie al contributo di Fondazione Cariplo erogato attraverso il bando “Beni aperti” del 2018.
Ma esiste soprattutto grazie alla volontà degli abitanti di Monno di riaprire le porte dell’ex l’asilo uno dei luoghi simbolici del paese, un luogo che a partire dalla sua inaugurazione che risale al 1928, fino alla sua chiusura avvenuta nel 2007 è stato frequentato da tutti i bambini del paese.
Dopo un intervento di restauro conservativo nel luglio del 2021 ha riaperto i suoi battenti ed è diventato un centro di Comunità per l’arte e l’artigianato della montagna.

DIRETTORE ARTISTICO
Stefano Boccalini
Nasce nel 1963 a Milano dove vive e lavora.
Nel 1987 si diploma in scultura alla NABA di Milano dove nello stesso anno inizia ad insegnare come assistente di Gianni Colombo. Dopo la sua morte, nel 1993, eredita il suo corso di Strutturazione dello spazio, e negli anni lo trasforma in un corso di Arte Pubblica, materia che insegna tutt’ora.

RESPONSABILE PROGETTAZIONE
Elena Turetti
Si occupa di progettazione in ambito culturale dal 2009 e negli anni ha sviluppato diversi progetti di valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, con particolare attenzione alla salvaguardia partecipata, con la costruzione di partnership pubbliche e private e il coinvolgimento di autori quali registi, illustratori, fotografi e scrittori…

RESPONSABILE INNOVAZIONE SOCIALE
Marco Milzani
Nato a Brescia, dove ha studiato e vissuto la prima parte della sua vita e laureato poi a Milano in Lettere e Filosofia presso l’Università Statale.Vive e lavora a Edolo dal 1996 dove si occupa di cooperazione sociale e di progetti territoriali montani che valorizzino le relazioni nelle comunità e l’inclusione di ogni suo cittadino.

CUSTODE
Giacinta Antonioli
Sono nata e cresciuta a Monno fino all’età di 19 anni. Non ho grandi percorsi scolastici da raccontare, ma ho avuto la fortuna alle elementari di avere un insegnante che con mezzi e metodi non comuni ha saputo trasmettere storia vera, impressa nel cuore e nell’anima.
COMITATO SCIENTIFICO
Giorgio Azzoni
Architetto e saggista; docente all’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia; direttore artistico di aperto_ art on the border.
Christian Marazzi
Economista e saggista.
Marco Scotini
Direttore artistico del dipartimento di arti visive e studi curatoriali di NABA; direttore Artistico di FM, Milano e curatore del programma espositivo del PAV, Parco Arte Vivente, Torino.
Tiziana Villani
Filosofa e saggista direttrice della rivista Millepiani, direttrice Edizioni Eterotopiafrance; docente, La Sapienza Roma e NABA Milano.
Stefano Valenti
Scrittore, traduttore, docente di tecniche narrative presso Mohole Milano e NABA Milano
Anna Giorgi
Professore ordinario di botanica ambientale e applicata dell’Università degli Studi di Milano, responsabile del polo UNIMONT, sede di Edolo della Statale
Esperta di tematiche relative alla valorizzazione e sviluppo dei territori montani, collabora con le principali istituzioni italiane ed europee per lo studio e la governance delle aree montane, è autrice di oltre 80 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali.
Adelina Von Fürstenberg
Presidente di Art for The World.
Cassiano Luminati
Direttore del Polo Poschiavo (CH), centro di competenza per la formazione continua e l’accompagnamento di progetti di sviluppo.

COLLABORZIONI
Gabriele Sassone
Gabriele Sassone (1983) insegna Critical Writing a Naba – Nuova Accademia di Belle Arti. Collabora con Il Foglio e diverse riviste fra cui Antinomie, Camera Austria, Flash Art, Mousse Magazine e Rivista Studio. Nel 2021-22 è scrittore in residenza per Ca’Mon, Centro per l’arte e l’artigianato della montagna, a Monno, in Valle Camonica. Con Uccidi l’unicorno (Il Saggiatore 2020), il suo primo romanzo, è finalista alla VI edizione del Premio Fondazione Megamark e alla XX edizione del Premio Biella Letteratura e Industria, e ha vinto la XXVIII edizione del Premio Letterario Giuseppe Berto.

COLLABORAZIONI
Alessandra Spranzi
La ricerca artistica di Alessandra Spranzi è legata alla fotografia, alla messa in scena fotografica, al riuso delle immagini fotografiche proprie e altrui, al collage e alla “fotografia di fotografie”. Il suo lavoro denota un gusto per i materiali poveri, le situazioni quotidiane, domestiche, gli oggetti negletti e obsoleti, i lavori manuali e i gesti che li accompagnano…
COLLABORAZIONI
I partner istituzionali
Camon nasce dalla collaborazione di tre soggetti istituzionali mossi dal desiderio comune di trasformare l’ex-asilo di Monno in luogo di produzione culturale: l’amministrazione comunale di Monno, proprietaria dell’immobile ed intenzionata a trasformalo in un luogo aperto e ospitale, la Cooperativa Sociale Il Cardo, impegnata nel coinvolgimento diretto e attivo della comunità di Monno in tutte le sue espressioni, artigiane e artigiani, giovani e anziani, donne e uomini, bambini e ragazzi; la Comunità Montana di Valle Camonica forte della sua pluriennale esperienza nella costruzione di spazi di produzione culturale ibridi e cresciuti dal basso e nello sviluppo di progetti integrati in cui la cultura va la leva di sviluppo.
Camon nasce grazie al sostegno di Fondazione Cariplo quale esito di un progetto di triennale che ha visto prima il recupero dell’immobile e poi la costruzione di una programmazione a lungo termine e di un modello di gestione innovativo e sostenibile.